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PEDRO WALDEMAR MANFRDINI
Quando arrivò in Italia, uno dei più famosi fotografi della Capitale lo
immortalò con una foto che riprendeva in primo piano i suoi piedi. Da
quel momento, tutti lo chiamarono "Piedone". Attaccante rapido, forte
tecnicamente, viveva solo per il goal. Se non segnava, diventava uno di
meno, E nelle giornate di grazia era irrefrenabile, solo che spaccava le
tifoserie in due partiti: o lo amavano o lo odiavano. Con Carniglia, suo
nemico acerrimo, dette luogo ad un teatrino divertentissimo, che però
presupponeva la sconfitta incondizionata dell'uno o dell'altro. A
rimetterci, fu il tecnico, che ad un certo punto dovette abbandonare la
Roma, mentre Manfredini ricominciava a segnare a raffica.
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