E' tra i pochi portieri che
arrivano in Italia nel periodo che precede la guerra, grazie alla
legislazione sugli oriundi. Arriva al Genoa e dimostra di essere un buon
portiere. Si trova però davanti Manlio Bacigalupo, il fratello maggiore del
grande Valerio che perirà a Superga con il Grande Torino e di conseguenza
trova pochissime possibilità di impiego. Dopo sole tre presenze, scende la
penisola e si accasa al Napoli, ma qui va ancora peggio, in quanto si
ritrova davanti Mosele e Sentimenti II, due dei migliori portieri
dell'epoca. Eppure, Capuano non è certamente l'ultimo arrivato. In patria ha
difeso validamente la porta di Lanus ed Estudiantes (84 gare) e si è
guadagnato il soprannome di "El Temerario" e le sue referenze sono buone,
come del resto conferma nel corso degli allenamenti. Ma si vede che l'Italia
non fa per lui. Nell'estate del 1937 riparte verso casa e si accasa al
Racing. Negli anni successivi giocherà anche con le maglie di Ferrocarril e
Fluminense, in Brasile, prima di ritirarsi. |